Il processo di integrazione europea rappresenta una tappa fondamentale nella costituzionalizzazione e nella democratizzazione delle relazioni internazionali. Esso ha infatti tradotto le indicazioni di pochi illuminati statisti del passato, che meditarono sulle ceneri della più distruttiva guerra del XX secolo, in una concreta ma perfettibile realtà: l'Unione europea.
Nonostante il sempre maggiore spazio che ai temi europei viene dedicato anche nei mezzi di comunicazione italiani, non vi è alcuna garanzia che i giovani europei conoscano, e siano in grado di comprendere, la rivoluzionaria ed attuale novità del sogno di unificazione del nostro Continente. Il progetto di integrazione europea ha, per l'appunto, risparmiato ai giovani europei il triste destino dei loro nonni e delle innumerevoli generazioni che li precedettero. Grazie all'unità europea, pur imperfetta, fino ad ora raggiunta, essi non saranno più costretti ad imbracciare fucili e baionette per difendere i patri confini dalle minacce imperialiste dei bellicosi Stati nazionali europei che di sangue e di morte hanno indelebilmente imbrattato la Storia : al diritto della forza lentamente si sta sostituendo la forza del Diritto.
L'Eurobarometro ed i sondaggi commissionati da importanti Enti pubblici e le ricerche di mercato di importanti imprese private evidenziano come le Istituzioni comunitarie appaiano distanti dai Cittadini europei, poco chiare e, soprattutto, difficilmente conoscibili.
È quindi necessario – riteniamo – creare specifici strumenti e predisporre opportune possibilità didattiche per garantire ai giovani, agli studenti ed agli insegnanti che lo desiderino, la possibilità di partecipare a specifiche attività di informazione e formazione sui temi dell'integrazione europea.