Politica

Il progetto politico del Movimento Federalista Europeo

     
 
Il Movimento Federalista Europeo nasce a Milano nel 1943 ad opera di un gruppo di antifascisti riuniti attorno ad Altiero Spinelli. L'obiettivo principale del Movimento è quello di creare una Federazione europea sul modello degli Stati Uniti d'America : gli Stati Uniti d'Europa. La creazione di un'Europa federale è, per i federalisti, solo una delle tappe di un fine più ampio e importante, cioè l'istituzione di una Federazione mondiale con lo scopo di raggiungere una pace duratura in tutto il Globo. Gli Stati Uniti d'Europa possono essere visti come la prima soluzione alla causa principale di tutti i conflitti avvenuti nel nostro Continente già a partire dalla formazione dei primi Stati europei: il nazionalismo. Il Manifesto di Ventotene sostiene che : “i federalisti affermano l'esistenza del Popolo europeo, erede di una comune civiltà, legato ad un destino di comune rinascita o di comune decadenza, capace di affrontare i suoi problemi comuni con comuni Istituzioni democratiche, prigioniero degli Stati nazionali sovrani, i quali gli tolgono la possibilità di esprimersi e di agire, impedendo la nascita di una democrazia europea”. (Altiero Spinelli, Manifesto di Ventotene)
     
 

La manifestazione del 23 marzo 2007, a Roma.

Il Movimento Federalista Europeo sostiene il rilancio della Costituzione europea elaborata dalla Convenzione europea e firmata a Roma il 28 ottobre 2004 , ma che il no francese e olandese nei referenda nazionali di ratifica ha messo in crisi. Da allora le Istituzioni europee pare abbiano rinunciato al loro tradizionale ruolo di fautrici del progresso dell'integrazione europea attendendo proposte dagli Stati membri e permettendo la crescita dell'euroscetticismo. Di fatto l'ultimo grande passo avanti nella costruzione europea venne fatto nel 1991, a Maastricht, con la decisione di creare della moneta unica europea, l'Euro, ormai fisicamente in circolazione con grande successo dal 2002.
 

 

 
  Alcune delle ultime idee dei governi per sostituire la Costituzione non approvata da Francia e Olanda, ma comunque ratificata da ben 18 Stati membri, sono quelle di un Mini-Trattato o di un Trattato fondamentale, che pare manterrebbero i contenuti della Costituzione abbandonandone però la forma. In tal modo la discussione sulla Costituzione verrebbe eventualmente rinviata dopo il 2009, anno delle elezioni europee, ma allora sarebbe già troppo tardi perché l'Europa ha bisogno di soluzioni pressoché immediate e non si può pensare di eliminare ciò che di positivo è già stato fatto, solamente a causa di una questione nazionale come il voto negativo in due stati. Non è democratico che una minoranza impedisca ad una maggioranza di procedere nell'integrazione.
 
  La proposta che il Movimento Federalista Europeo avanza alla luce di una situazione di stallo pericolosa per l'Europa è quella di sottoporre il testo della Costituzione, modificato solo se, e solo dove necessario, al diretto giudizio dei cittadini europei, mediante un Referendum consultivo che si svolga nello stesso giorno in tutti i paesi dell'Unione, in concomitanza alle elezioni europee del 2009. La Costituzione europea potrà dunque entrare in vigore se una maggioranza, e non la totalità, degli stati e dei cittadini l'avrà approvata. I paesi che l'avranno respinta, invece, dovranno decidere se continuare a far parte dell'Unione, magari sperimentando nuove forme di più blanda partecipazione.

La pace federalista, manifestazione a Verona.

     
  Sottoscrivi anche tu la petizione per il Referendum europeo: Let the European People decide!
     
   
 
     
   
 
Vai alla pagina di questo sito dedicata al Referendum europeo:
     
   
 
Nella pagina documenti sono disponibili per il download il modulo per la raccolta delle firme ed il volantino a sostegno della campagna per il Referendum europeo.
     
   
A cura di Claudia Zorzi
   


Ultimo aggiornamento effettuato 11 Aprile, 2007 .
Per ogni suggerimento scrivi al webmaster