Ventotene

Tra Ischia e Ponza: le radici del federalismo europeo

 

 

Dal 1982, durante la prima settimana di settembre, a Ventotene, la più piccola delle Isole Pontine, si svolge il Seminario di formazione federalista dell'Istituto “Altiero Spinelli” (www.istitutospinelli.org).
Appensa disponibile sarà possibile scaricare, anche da questo sito, il programma ed il bando per l'adesione.

     
 

Tappa fondamentale della formazione di ogni giovane federalista, il seminario di Ventotene, è il più affascinante luogo di confronto tra chi si sta avvicinando ad una passione e chi la condivide da sempre. Per i giovani ed entusiasti partecipanti che, passando dall'isola di Ventotene, il seminario non rappresenta solo la scoperta, in un luogo ameno, di un pensiero politico attivo, ma anche un vero divertimento. E' per questo che, assieme allo spirito aperto ad innamorarsi di un sentimento, ogni partecipante ha l'occasione di imparare, da chi si impegna per e con il Movimento da tanti anni, quella “concentrazione di pensiero e di volontà” che nella sua biografia Altiero Spinelli ci intima a non abbandonare mai. La settimana di lavori è intensa. Ogni giorno ragazzi provenienti da tutta Italia – e anche da altri Stati d'Europa, e non solo, per la parallela sessione internazionale – hanno la possibilità di partecipare alle conferenze tenute da docenti, “personalità del movimento” e rappresentanti delle Istituzioni per poi, nei gruppi di lavoro e nella fase conclusiva di dibattito in plenaria, confrontarsi sulle tematiche proposte, incoraggiati dal sentimento perennemente giovane di chi rivive il seminario come fosse sempre la prima volta.

La spiaggia vista dallo Scoglio, in alto il Castello, ora sede del Municipio di Ventotene.

     
 

Tavola rotonda con, da sinistra, Piero Marrazzo, Alfonso Iozzo, Mercedes Bresso.

Il vero regalo che il Seminario e l'atmosfera dell'isola fanno ad ogni giovane è la possibilità di calpestare con i propri passi le orme di chi ha per primo creduto nel progetto europeo: di Altiero Spinelli, di Ernesto Rossi, di Eugenio Colorni e di Ursula Hirschmann che, durante il loro confino di dissidenti antifascisti, hanno trovato nella spiaggia vulcanica e nel mare di Ventotene il coraggio e la forza di far valere i propri ideali. Proprio loro, con l'anima immersa nell'isola che li aveva ospitati per lunghi anni e che aveva concesso loro il privilegio di osservare le vicende del mondo da lontano, nel giugno 1941, hanno scritto, su carta da sigarette, il documento base del futuro federalismo europeo: il Manifesto per un'Europa libera e unita.
     
 
Ora, più di sessantacinque anni dopo, ogni giovane partecipante al seminario può cogliere assieme ai legami e agli affetti che nascono nel gruppo dei nuovi compagni di una settimana fatta di vita, amicizia e divertimento lo spirito dell'isola; e sfogliando in riva al suo mare il Manifesto di Ventotene può trovare, assieme all'essenza dei Padri Fondatori dell'Europa unita, un progetto cui dedicare, con divertimento e con impegno, parte del suo tempo. Altiero Spinelli ha detto che “l'Europa non cade dal cielo” ma forse a Ventotene quando piove, piove un po' d'Europa e quando si alza la marea, nel cuore di ogni federalista che scruta lo stesso orizzonte che era stato dei confinati, cresce la fiducia nel futuro.


Il mare di fronte al porto dell'isola.

   
   
A cura di Claudia Muttin
   


Ultimo aggiornamento effettuato 11 Aprile, 2007 .
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